Dalla sera alla mattina, dalla mattina alla sera, il contributo unificato per i processi civili (C.U.) è stato aumentato. Tra poco lo quoteranno in borsa come il petrolio o l’oro! Dicono i malpensanti che la volontà a monte sia quella di risolvere le lungaggini della giustizia impedendone all’origine l’accesso: e quale modo migliore se non disincentivando il contenzioso alzandone i costi? Certamente malelingue!
Ad ogni modo, prima con la L. 191/2009, poi con la successiva correzione, ovviamente verso l’alto, del 2011, ora con il D.L. 90/2014 (procedura quella del decreto legge, come noto, utilizzabile dal Governo nei soli casi di straordinaria necessità ed urgenza!!!) il C.U. negli ultimi anni ha avuto un’impennata verso l’alto. L’ultimo correttivo, tra l’altro, vede addirittura un aumento del 15% applicabile già dal 25 giugno 2014. Per sapere a cosa è destinato il C.U. e cos’è leggi qui.
Insomma, la sensazione condivisa è che la Giustizia, via via, non sarà accessibile ai più con l’effetto che, nei fatti, lo stato di diritto sarà sempre più una mera astrazione teorica. Nulla iustitia sine pecunia.
Ecco i nuovi valori.
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